Riforma ITS

Con 387 voti favorevoli, nessun contrario e 6 astenuti, l’aula della Camera ha approvato la riforma Its che istituisce ufficialmente il Sistema terziario professionalizzante degli ITS Academy. “Cominciamo insieme una nuova fase per dare al Paese una formazione migliore. Si tratta di una delle riforme più importanti del PNRR” le parole del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.

 

Ministero Istruzione

Un traguardo importante e molto atteso che ha coinvolto in questi anni tutti gli attori della formazione post diploma, “i giovani, le imprese, il mondo della scuola e dell’università, gli enti locali ed il mondo della cultura“; come racconta il Direttore Generale Giorgio Spanevello nel commento alla legge pubblicato su Il Sussidiario.

In due anni, con possibilità di estensione al terzo anno, si preparano i giovani all’ingresso nel mondo del lavoro attraverso una formazione “mista” scuola-azienda. Un sistema che, secondo  l’ultimo Monitoraggio INDIRE 2022, vanta un’occupabilità media dei diplomati in Italia all’80%, che nel nostro ITS Academy Meccatronico Veneto si attesta al 98%.

 

“Elemento fondamentale – sottolinea il Direttore Spanevello a commento della legge di riforma – è che, con l’approvazione del provvedimento, si rende istituzionale il sistema formativo degli Its, che assumono il nuovo nome di Istituti tecnologici superiori (Its Academy) e si pongono a fianco, con pari dignità, all’Università e all’Afam nel segmento terziario dell’istruzione nazionale”.

Quali le novità più significative della legge di riforma degli ITS?

  • Il nome innanzitutto: Istituti Tecnologici Superiori (ITS Academy)
  • I tempi del tirocinio: almeno il 35% del tempo è costituito da formazione in azienda sotto forma di apprendistato o di tirocinio
  • La docenza: almeno il 60% dei docenti deve provenire dal mondo del lavoro e delle professioni
  • I numeri degli iscritti: previsto il raddoppio degli iscritti entro il 2026: dai quasi 20 mila iscritti di oggi a 40 mila
  • Le aree tecnologiche: implementazione delle aree tecnologiche negli ambiti delle competenze tecnologiche e transizione ecologica come prevede il PNRR. Quindi oltre alle sei attuali: area 1 – Efficienza Energetica; area 2 – Mobilità Sostenibile; area 3 – Nuove tecnologie della vita; area 4 – Nuove Tecnologie per il Made in Italy, in cui è inserito il nostro ITS; area 5 – Tecnologie innovative per per i beni e le attività culturali, Turismo; area 6 – Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione.
  • L’orientamento: con il potenziamento dell’azione di orientamento per far conoscere a studenti e famiglie lo spessore della formazione professionalizzante post diploma degli ITS.

L’iter non è concluso: “Ora – conclude Giorgio Spanevello – dovranno, infatti, essere promulgati oltre una quindicina di decreti ministeriali che dovranno essere concordati anche con la Conferenza Stato-Regioni”.