SIPA e ITS Meccatronico

Da 30 anni SIPA opera nel mercato della progettazione, produzione e vendita, a livello mondiale, di tecnologie per la produzione, il riempimento e il confezionamento di contenitori in PET. Un contesto nel quale sostenibilità e approccio circolare rappresentano un driver di impatto. Gli studenti dell’ITS Meccatronico, futuri tecnici meccatronici sono quindi inseriti in un contesto nel quale l’innovazione corre. Ne parliamo con l’Ing. Antonio Narder, General Manager e il Dott. Andrea Toniello, HR Group Director.

UN AMBIENTE IN CUI FORMARSI: SIPA E ITS MECCATRONICO PER I GIOVANI

Da quanto SIPA collabora con ITS Academy Meccatronico? Come mai avete aperto a questa collaborazione?
La collaborazione tra ITS Academy Meccatronico e Sipa SpA è iniziata a novembre 2021 e continua a svilupparsi con l’obiettivo di stabilire una profonda sinergia basata su uno scambio di competenze ed esperienze umane, tecniche e tecnologiche tra le realtà coinvolte. La nostra azienda è orgogliosa di offrire agli studenti dell’ITS opportunità di stage e di successivo inserimento lavorativo per contribuire alla formazione di giovani professionisti che sapranno fare la differenza all’interno di un contesto sempre più innovativo. La partecipazione al percorso formativo consente altresì di poter individuare sin dall’inizio gli studenti che saranno in grado di inserirsi con successo in SIPA.

Ad oggi risultano impegnati in azienda studenti del primo e del secondo anno. In quali progetti formativi sono coinvolti?
Le aree sono quelle specifiche della formazione ITS. Abbiamo quindi cinque studenti impegnati nell’ innovazione di prodotti e processi meccanici, tre nell’ automazione e i sistemi meccatronici e uno studente che si sta concentrando in ambito produttivo per diventare esperto di sala metrologica.

Quali sono gli aspetti che rilevate positivi nell’operatività dei ragazzi in virtù della loro formazione? Avete rilevato criticità?
Gli studenti contribuiscono a favorire l’innovazione all’interno di SIPA aiutandoci a rimanere competitivi sul mercato. Sono stimolati ad apportare nuove idee confrontandosi con metodi di lavoro avanzati e attrezzature specializzate al fine di testare e sperimentare nuove soluzioni in un ambiente protetto e controllato. Ad oggi non abbiamo rilevato particolari criticità, qualora ne emergessero siamo certi saremo in grado di “ristabilire la rotta” in maniera tempestiva ed efficace.

ITS E IMPRESE, UNA COLLABORAZIONE CHE CREA OCCUPAZIONE

I dati di placement dei nostri diplomati ci parlano del 99% di studenti che trovano un’occupazione coerente a sei mesi dal diploma. È questa la forza riconosciuta all’ITS. Spesso molti ragazzi ci informano orgogliosi del loro contratto pronto per la firma una volta raggiunto il diploma.  E nel vostro caso ci sono state assunzioni di studenti che hanno fatto da voi il tirocinio?
Per uno dei due studenti che stanno per terminare il secondo anno, abbiamo già predisposto la lettera di assunzione e non vediamo l’ora di poterlo accogliere nuovamente in veste di “Sipa-collega”; per il secondo stiamo procedendo proprio in questi giorni con alcuni colloqui di approfondimento per valutare l’area di inserimento più in linea con le competenze maturate in SIPA e le aspettative dello stagista.

Per i sette studenti che stanno per terminare il primo anno, abbiamo già definito i passaggi per l’estensione estiva e ci auguriamo di implementare l’ apprendistato di terzo livello dal prossimo ottobre 2023.

Stiamo inoltre collaborando con i Responsabili del Plant Sipa in Romania per ospitare verso la fine dell’estate un paio di studenti ITS attraverso il Programma Erasmus+.

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DONNE E MECCATRONICA: IN SIPA LE PORTE SONO APERTE!

Gli ambiti in cui possono misurarsi gli studenti sono aperti sia a ragazzi sia a ragazze ma queste ultime non sembrano cogliere le opportunità formative e professionali legate al comparto meccatronico. Come ve lo spiegate?
La disparità di partecipazione delle ragazze nel settore meccatronico può essere attribuita a diversi fattori culturali, sociali e di percezione. Sembrano persistere stereotipi di genere che associano la meccatronica e le professioni tecniche a un ambito prettamente maschile. Ancora esigui sono i modelli di ruolo di successo in posizioni di leadership o di rilievo nel settore. Questi aspetti possono influenzare le aspettative sociali e culturali, facendo sì che alcune ragazze si sentano scoraggiate o disincentivate a intraprendere un percorso di studi prettamente tecnico che possa poi indirizzarle verso una carriera nel settore.

Da voi è presente una componente femminile in ambito tecnico-produttivo? Che ruoli ricoprono?
La percentuale di “quote rosa” presso la nostra Azienda, seppur ad oggi ancora un “po’ sbilanciata” nei confronti della popolazione maschile, ricopre ruoli strategici non solo all’interno delle aree Amministrazione, Finanza e Controllo ma anche nelle operations, nello sviluppo del prodotto e negli uffici tecnici.

Come favorite l’ingresso di donne nei reparti più tecnici?
L’effort di SIPA è massimo e costante per creare un ambiente di apprendimento e di crescita inclusivo che favorisca l’uguaglianza di genere. Cerchiamo di offrire informazioni chiare e concrete sulle diverse opportunità di carriera in azienda in modo tale da incoraggiare le ragazze a considerare percorsi di carriera che le porteranno ad avere successo e soddisfazioni sia da un punto di vista professionale che personale.
L’Ing. Alberta Rebustello (Operations Manager negli Stampi di Soffiaggio) sarebbe ben lieta di accompagnare nel percorso di specializzazione studentesse che si dimostrassero interessate alla nostra realtà aziendale.

 

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TRA SIPA E ITS MECCATRONICO, ECCO LE COMPETENZE PIÙ RICHIESTE

I tecnici superiori sono figure decisamente ricercate. Quali sono i profili di maggiore interesse?
Cerchiamo in particolare figure specializzate nella progettazione, nell’innovazione di prodotti e processi meccanici e nell’automazione di processi meccatronici, quindi le aree di formazione dell’ITS Academy Meccatronico Veneto.

DAL LAVORO DI SQUADRA AL SAPER COMUNICARE, LE SOFT SKILLS FANNO LA DIFFERENZA

Quali le competenze tecniche e soft che richiedete o che dovrebbero avere gli studenti?
In ingresso, indubbiamente importanti sono le conoscenze tecniche legate alla progettazione meccanica, all’utilizzo di software per tradurre le idee progettuali in modelli e disegni tecnici. Da non trascurare le nozioni legate alle normative e alle best practice del settore come le norme di sicurezza e i requisiti di conformità. Infine, la capacità di problem solving dovrebbe aiutare gli studenti ad affrontare le sfide tecniche durante la progettazione e la produzione per trovare soluzioni efficaci.

Fondamentali per SIPA sono invece le competenze soft quali la capacità di lavorare in team, la flessibilità e l’adattabilità, l’attenzione ai dettagli e l’orientamento al risultato, la predisposizione ad una comunicazione chiara ed efficace. In SIPA, infatti, anche i profili più squisitamente tecnici si interfacciano quotidianamente con diversi stakeholder interni ed esterni e sono inoltre di supporto a ogni area aziendale.
Aiutiamo gli studenti ad apprendere e a sviluppare ulteriormente le loro competenze nel corso della permanenza in azienda ma una buona base tecnica unita alle competenze soft sopra menzionate costituiscono un saldo punto di partenza.

Come si inseriscono gli studenti ITS all’interno dello staff e nel contesto del progetto formativo?
I ragazzi sembrano inserirsi in maniera spontanea e naturale in azienda, sentono fin da subito che potranno fare affidamento su tutors e colleghi estremamente competenti sia da un punto di vista tecnico che gestionale. Si adeguano velocemente ai ritmi di lavoro e al contesto aziendale, sono entusiasti di poter “sperimentare” sul campo quanto apprendono durante la formazione scolastica. Vengono coinvolti anche in iniziative “extra lavorative” che li aiutano a sentirsi fin dal loro ingresso parte attiva di un contesto aziendale che investe sul loro futuro.

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ECONOMIA CIRCOLARE E SOSTENIBILITÀ: IL FUTURO IN MANO AI GIOVANI

Il momento di crisi ambientale in cui viviamo richiede un grande sforzo da parte di tutti, ma delle imprese in particolare nel creare prodotti sempre meno impattanti sull’ambiente. Questo implica ricerca e innovazione anche nei metodi produttivi, quindi personale in grado di pensare in modo innovativo o in grado di condividere e seguire l’introduzione di modus operandi nuovi. Anche per questo i giovani sono importanti per le aziende.

 

La vostra realtà in quale modo interpreta l’innovazione e in quali settori aziendali questo è più evidente? Pensate che le nuove generazioni riusciranno a fare la differenza grazie a una formazione più tecnica e volta al concreto?
Innovazione e sostenibilità sono due cardini molto importanti per SIPA. Le nostre soluzioni di packaging sono progettate nell’ottica di ridurre i consumi di resina plastica (PET = polietilene tereftalato), ottimizzando il peso dei contenitori in modo da alleggerirli il più possibile senza comprometterne la funzionalità, o promuovendo contenitori riutilizzabili. SIPA è anche tra i pionieri dell’approccio “circolare” e ha progettato tecnologie capaci di dare nuova vita alle risorse post-consumo per reimmetterle nel sistema produttivo.

Un altro sforzo importante in difesa dell’ambiente è quello di offrire soluzioni produttive volte a ridurre il consumo di energia e le emissioni di CO2.
L’azienda esprime inoltre un elevato grado di innovazione grazie alle sue caratteristiche di flessibilità ed ascolto delle reali esigenze dei clienti.
Le nuove generazioni hanno una sensibilità più accorta e spiccata verso le tematiche ambientali e i cambiamenti climatici rispetto alle generazioni che le hanno precedute. Siamo certi che anche gli studenti dell’ITS sapranno orientare questi aspetti verso soluzioni tecnologiche e produttive che abbiano come focus la salvaguardia dell’ambiente.

 

Gli studenti impegnati in azienda oggi sono: Alket Broshka, Thomas Carlet, Samuele Da Ros, Stefano Da Ros, Mohsin Fraikh, Nicolae Mosneagu, Devis Zanatta del 1° anno; Kevin Fossaluzza e Luca Vazzola  del 2° anno.

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