La Meccanica e l’importanza di sentirsi squadra

Un’azienda che affonda le sue radici nel territorio dove è cresciuta fino a raggiungere in 60 anni di storia una leadership internazionale nelle macchine tecnologicamente avanzate e nelle soluzioni mirate per tutti i processi inerenti la produzione di pellet. Un’azienda che nel territorio ricerca i giovani da inserire in un percorso di crescita reciproca. Parliamo de La Meccanica di Cittadella guidata oggi l’ingegner Roberto Reffo che ci racconta dell’esperienza con gli studenti ITS Meccatronico Veneto e della scelta aziendale di ricorrere allo strumento dell’apprendistato di terzo livello.

 

I super tecnici che contribuiscono all’innovazione

“Accogliamo studenti ITS Meccatronico Veneto in tirocinio formativo da qualche anno. Questa partnership è una scelta strategica,  – ci racconta . La nostra azienda vive e cresce grazie all’innovazione tecnologica dei nostri macchinari e l’inserimento in organico di giovani capaci va in questa direzione. Con gli studenti ITS abbiamo la possibilità di contribuire all’integrazione tra teoria e pratica nella loro formazione. E per noi questo significa poter creare quel vivaio di giovani tecnici che imparano a conoscere l’azienda, le sue pieghe, le dinamiche interne e le aree di attività. Alcuni di questi studenti, come è il caso di Maverick Guerriero che diventerà un Tecnico Superiore per l’Automazione ed i Sistemi Meccatronici a luglio, li conosciamo dal percorso di Alternanza Scuola Lavoro delle superiori. Il nostro intento, infatti, è di portare avanti e far crescere i ragazzi che emergono e si dimostrano entusiasti e propositivi. Purtroppo i tecnici mancano. Realtà come l’ITS sopperiscono, in parte, a questo gap ma i ragazzi non sono mai abbastanza e serve uno sforzo comune anche da parte delle aziende per far conoscere questo percorso formativo”.

La scelta del contratto di apprendistato

Fare squadra è la parola chiavecontinua l’Ingegner Reffo -. Quando inseriamo una risorsa, a maggior ragione se giovane, si tratta di una scelta strategica, che ha un orizzonte temporale di lungo periodo. Vogliamo che lo studente prima e il tecnico superiore dopo, si sentano parte di un progetto più ampio che li accompagnerà nella loro crescita professionale. In questa direzione va la scelta del ricorso al contratto di apprendistato di terzo livello… e della sua gestione interna. L’azienda e il giovane ne sono i protagonisti. La persona entra nella squadra, è un nostro dipendente a tutti gli effetti, viene coinvolto in tutte le iniziative, siano esse lavorative o di svago, fa esperienza nei vari settori dell’azienda per capire quale potrebbe essere la sua strada e dove la sua passione può trovare la migliore espressione”.

La gestione della risorsa umana

Si tratta sicuramente di un contratto che ha tanti benefici ma che si rivela molto articolato nella sua declinazione pratica e gestionale – interviene Barbara Gallo, Responsabile delle Risorse Umane  – . La decisione di gestire direttamente in casa lo strumento rientra nella strategia aziendale del coinvolgimento a 360° della risorsa. Questo ci permette di definire in piena sintonia i bisogni reciproci e sulla base di questi stilare il percorso formativo. Nel caso specifico ci confrontiamo con lo studente e insieme ne ascoltiamo le necessità. Spesso è lo studente stesso che manifesta il desiderio di provare ad operare in un settore o in un altro. Altre volte siamo noi che avendo imparato a conoscerlo riusciamo a cogliere quale potrebbe essere la mansione più adatta e l’affiancamento più efficace per la sua crescita. La gestione diretta del contratto ci consente di essere flessibili. Possiamo ascoltare direttamente le loro necessità in termini di tempo, di autonomia economica, di desiderio di mettersi in gioco. Questo permette al ragazzo di concentrarsi sul progetto formativo nei due giorni in cui è in azienda con l’ITS ma allo stesso tempo gli consente di ampliare la sua esperienza in estate o in altri giorni di vacanza. E vediamo che i ragazzi hanno sempre il desiderio di impegnarsi”.
 
 

UN RAPPORTO CHE CONTINUA DOPO IL DIPLOMA, ANCHE GRAZIE ALL’APPRENDISTATO

SCEGLIERE L’ITS, NEL NOSTRO CASO L’ITS MECCATRONICO VENETO E QUESTA FORMA DI CONTRATTO SIGNIFICA INVESTIRE IN UN GIOVANE. PER QUESTO – CONCLUDE L’INGEGNERE – È UNA PARTNERSHIP CHE CONSIGLIO ALLE TANTE AZIENDE CHE, ANCHE DEL NOSTRO TERRITORIO, FATICANO A TROVARE GIOVANI TECNICI. I GIOVANI VANNO ACCOLTI, GUIDATI, STIMOLATI. QUESTO RICHIEDE TEMPO E IMPEGNO, MA È L’UNICO MODO PER CRESCERE, TUTTI”.