Formazione dei tutor

C’è Mimmo lo studente che non si riconosce nel percorso formativo approntato in azienda.
C’è poi Carlo che, apparentemente soddisfatto, comunica di voler cambiare realtà produttiva.
E infine Andrea che, per l’azienda che lo ospita, non manifesta un comportamento ritenuto adeguato.
Nomi di fantasia e certo casi sporadici se visti nella totalità dei tirocini attivi, ben 540.
Ma esperienze di cui fare tesoro e da analizzare in altrettanti case-study sui quali si sono confrontati tutor aziendali,
referenti Risorse Umane e tutor intern
i. Obiettivo comune: capire come far funzionare al meglio il tirocinio formativo, con soddisfazione per tutti gli attori coinvolti.

Ferruccio Cavallin

L’occasione è stata l’incontro di formazione dei tutor tenutosi nei giorni scorsi e dedicato proprio ai tutor, figure di collegamento tra ITS e aziende, che si occupano di seguire gli studenti durante i tirocini.
Un laboratorio formativo condotto da Ferruccio Cavallin, Psicologo dell’organizzazione esperto in processi della formazione e dell’apprendimento e docente presso l’università IUSVE di Venezia.

 

 

IL DELICATO E FONDAMENTALE RUOLO DEI TUTOR

Prerogativa della formazione teorico-pratica dell’ITS Academy Meccatronico Veneto è infatti il periodo di stage – 800 ore nel biennio – svolto presso aziende locali. Tre sono le figure di riferimento per lo studente durante il tirocinio: il tutor interno all’ITS, il tutor aziendale e il referente risorse umane (HR) dell’azienda ospitante. Esse devono assicurarsi che i ragazzi instaurino buone relazioni durante il periodo di lavoro, che si sentano a proprio agio. Sentirsi utili, valorizzati, e soprattutto percepire che si sta crescendo professionalmente e si stanno acquisendo nuove competenze in linea con il percorso intrapreso all’ITS.

Le tre componenti tutor sovrintendono a tutti questi aspetti cruciali. Il loro compito è far sì che l’esperienza di tirocinio sia serena e venga portata a termine con efficacia e profitto. Un ruolo importante su cui l’ITS investe molto, anche con iniziative come questa di formazione dei tutor.

Il tirocinio, cuore della formazione ITS Meccatronico Veneto

Quanto e perché è importante formare i tutor interni e aziendali?
“Siamo partiti dall’analisi di casi reali e soprattutto delle criticità emerse durante tirocini e raccolte dagli stessi tutor. È questa la strada maestra, in una logica formativa e costruttiva, per arrivare a definire buone pratiche utili ai tutor per evitare che si verifichino nuovamente problematiche simili durante i tirocini. I tutor mantengono la relazione tra lo studente, l’ITS e l’azienda. Sono coloro che possono intercettare eventuali criticità. E possono intervenire. Abbiamo visto dall’analisi di alcuni casi che sono molteplici le problematiche che se trascurate possono portare al fallimento del progetto formativo in azienda: dall’insoddisfazione per una mansione al fatto di capire che l’azienda non assumerà lo studente”.

Che cosa può fare il tutor?
“Il tutor, da entrambe le parti, può mettersi in ascolto e percepire i segnali che, come abbiamo visto dai racconti, spesso sono chiari. In questo senso l’attivazione di un calendario periodico di incontri tra il tutor ITS e lo studente da un lato e il tutor aziendale dall’altro aiutano a monitorare l’esperienza”.

Formazione tutor ITS

Il ruolo della funzione Human Resources

Come si inserisce il rappresentante delle Risorse umane in questa relazione?
“Partiamo dal presupposto che è importante garantire la continuità tra quanto lo studente apprende in aula e il progetto lavorativo svolto in azienda. Questo a volte viene sottovalutato in azienda. Non sempre si percepisce il contributo innovativo che la formazione ITS può portare al contesto produttivo. La funzione HR è fondamentale per poter individuare il tutor, una figura che dovrà avere competenze tecniche ma anche formative”.

La relazione tra ITS, studente e azienda, tuttavia, non sempre scorre fluida. Durante il periodo di stage possono verificarsi problematiche e difficoltà.
Qual è il vissuto degli studenti?
“Dobbiamo sempre considerare che si tratta di studenti, di giovani che hanno aspettative e richieste diverse rispetto al passato, anche in termini di soddisfazione. Se non sono contenti, possono decidere di interrompere il tirocinio presso l’azienda, e i motivi possono essere diversi. Dal ritenere poco utili ai fini della propria crescita le mansioni assegnategli alla richiesta di essere spostato presso altra realtà aziendale perché non si coglie la possibilità di una futura assunzione. Oppure è l’azienda a interrompere l’esperienza per motivi organizzativi.
Tutte problematiche che lo staff dell’ITS prontamente interviene a risolvere, ma che compromettono lo sviluppo formativo dello studente e il rapporto tra le realtà coinvolte. Per questo la formazione dei tutor al fine di prevenire le problematiche assume grande rilevanza”.

 

Formazione tutor ITS

FORMAZIONE DEI TUTOR: STRATEGIE PER STAGE EFFICACI E SERENI

Il laboratorio ha visto la partecipazione di quattro gruppi di tutor, per un totale di quasi 30 persone. Sono state analizzate alcune criticità emerse durante i tirocini e riportate dai tutor stessi.
Durante il lavoro di confronto sono emerse alcune strategie utili a prevenire situazioni di disagio per i ragazzi, che pregiudicano la buona riuscita dello stage, delle vere e proprie best practice che potranno essere accolte nel patto formativo. Tra queste troviamo:

  • la necessità di monitorare periodicamente l’andamento del tirocinio attraverso questionari e colloqui con lo studente.
  • il testare l’adeguatezza del progetto condotto in azienda con il percorso formativo in aula. Ovvero è importante che il tutor aziendale conosca tale percorso per una ottimale esperienza sul campo.
  • il far comprendere allo studente l’importanza del tirocinio, indipendentemente dall’assunzione nella stessa azienda al termine del periodo.
  • Fare in modo che la componente HR curi le competenze didattico-relazionali del tutor aziendale, individuandolo non solo in base alle sue capacità tecniche.
Formazione tutor ITS

LA RELAZIONE UMANA, VERO COLLANTE TRA AZIENDA E TIROCINANTE

Altro aspetto decisamente delicato è quello dei rapporti umani…
“La relazione tra lo studente e i tutor, con i colleghi e gli altri referenti in azienda, è un elemento determinante – conclude Ferruccio Cavallin -. È necessario riuscire a mantenere alta la motivazione nei ragazzi che arrivano in azienda, avere rispetto del loro ruolo. Su questo è indispensabile sensibilizzare le figure dei tutor, alcune volte troppo concentrate su aspetti concreti della materia o del lavoro. È importante coinvolgere il tirocinante e curare ogni aspetto della sua presenza in azienda. Su tutto si ribadisce quanto sia importante appassionare lo studente, coinvolgerlo, permettergli di esprimersi al massimo nel contesto in cui viene inserito”.


IL DIALOGO TRA I TUTOR E LA COMUNICAZIONE TRA TUTOR E STUDENTE SONO LA CHIAVE DEL SUCCESSO DELLO STAGE, E DI TUTTO IL PERCORSO FORMATIVO. BISOGNA ENTRARE IN CONNESSIONE CON I RAGAZZI DI QUESTA NUOVA GENERAZIONE, ALLA LUCE DI UN CAMBIO DI SIGNIFICATO DEL CONCETTO DI LAVORO.

Il tema che abbiamo voluto affrontare in questo seminario mette in gioco dinamiche relazionali diverse tra loro. Come ITS naturalmente abbiamo ben chiaro quanto sia importante mettere a disposizione dei ragazzi un supporto costante e preparato che monitori il percorso e li affianchi nella buona riuscita del tirocinio. Al pari abbiamo colto l’interesse e l’attenzione delle aziende sul tema: accogliere uno studente in tirocinio è un impegno e un allineamento periodico rispetto all’andamento dell’esperienza che, ricordiamolo, impegna i ragazzi due giorni a settimana, è doveroso e opportuno. Con il passare degli anni abbiamo però notato che è cambiato l’approccio degli studenti rispetto al significato e agli obiettivi del tirocinio. Va ricordato loro che si tratta pur sempre di un momento formativo che come tale richiede disponibilità e diciamolo anche un sano sacrificio. È importante che non si consideri questo un punto di arrivo bensì di partenza verso un lavoro e una carriera di soddisfazioni.
Giorgio Spanevello

Direttore Generale, ITS Academy Meccatronico Veneto

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